La festa di Hana

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  1. MimiTachikawa10
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    Questa fanfiction è sta realizzata per il 1° contest di halloween del majominari Doremì forum, il link del forum si trova nel titolo della fanfiction, la storia è la seguente:

    La festa di Hana
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    Ormai le apprendiste hanno 16 anni. Manca un mese ad Halloween, il Maho, un tempo chiuso quando le apprendiste ebbero perso i loro poteri è stato riaperto, adesso è tornato ad essere una pasticceria, per la gioia di Hana. La streghetta adesso felice per il suo ricongiungimento con le sue adorate mamme decide di organizzare una festa a sorpresa per le apprendiste, il giorno di Halloween, la festa dei mostri e di conseguenza anche delle streghe, "la loro festa" e la festa dei dolci, almeno a suo parere, dato che si usa scambiarsi dolcetti, con il consueto "dolcetto scherzetto". Per l'effetto sorpresa, è costretta a organizzare tutti i preparativi di nascosto.
    Deve chiedere il permesso a raganella, visto che la festa del resto verrà organizzata anche a casa sua e nel suo negozio. Che naturalmente quando ne viene a conoscenza, acconsente, purché le ragazze non tralascino i loro doveri di lavoro. Hana assicura lei, che non ci sarebbe stato nessun intoppo con il loro lavoro al negozio, la festa si sarebbe svolta dopo la sua chiusura.
    Prepara gli inviti, le decorazioni, i piattini, i bicchieri e tutto il necessario, cercando di defluirsi dalle apprendiste appena la lasciano libera un secondo, ma nonostante cercassero sempre di non lasciarla sola un minuto, ancora le fosse successo qualcosa o combinato dei pasticci, riesce ad organizzare lo stesso tutto in tempo. La data fatidica si avvicina sempre di più, Hana organizza una stecca del bambino, per eliminare man mano i giorni che le mancano. Il giorno prima consegna gli inviti affinché le apprendiste possano organizzarsi e passare la notte seguente con lei, perchè si, la festa è anche un pigiama party, "del terrore" come vuole definire lei, per essere a tema con la festa. Le ojamajo sono entusiaste e si congratulano con lei per l'idea e i buoni preparativi ed essere riuscita a organizzare tutto da sola e si è proprio cresciuta la loro streghetta. Sono proprio orgogliose di lei. la mattina seguente le ojamajo sono a lavoro puntuali, in ansia per la festa e per dare buona impressione a raganella, così tanto per evitare che faccia storie. Prima dell'apertura depongono i materassini e il resto della roba che si erano portate da casa, nella camera di Hana, per poi aprire in negozio. Le attendeva una giornata faticosa, la pasticceria sarebbe stata presa d'assalto, il giorno di Halloween dolci e caramelle sarebbero andati a ruba. Raganella chiaramente entusiasta per la proficua giornata di lavoro che le attendeva, mette Onpu all'accoglienza dei clienti fuori il negozio. Nel giro di poco, il locale viene praticamente preso d'assalto.
    Povera Onpu, orde di bambini la prendono di mira cominciando a farle mille scherzi, perchè si rifiuta di dare loro dolcetti gratuitamente, come secondo la tradizione di dolcetto-scherzetto, o dolce o scherzo, ma lei che cosa ci poteva fare? Anche volendo andare incontro a quei bambini, Raganella l'avrebbe uccisa se avesse osato regalare dei dolcetti senza farli pagare. Era li apposta per attirare clienti, quindi doveva rassegnarsi e convincere i clienti ad entrare. Mentre dentro il resto delle ojamajo lavorava incessantemente.
    «Bambini questo è un negozio, non si regalano dolcetti, si comprano, mi dispiace ma io non posso darvene, se siete interessati all'acquisto, entrate, le mie amiche vi serviranno altrimenti non serve protestare, queste sono le regole»
    Nel negozio non c'era respiro, i clienti arrivavano uno dietro l'altro, Momoko dopo aver preso un vassoio pieno di caramelle si avviò all'esterno per vendere anche da li e svuotare un po il negozio all'interno, per chi volesse comperare solo poche caramelle e cioccolatini e non pasticcini veri e propri e sfoltire le file, ma non ebbe neanche attraversato la porta che si ritrovò assalita dalla folla di marmocchi urlanti, potendosi rendere conto della situazione e dello stato della povera Onpu.
    «Oh mamma, che cosa sta succedendo qui!?»
    «Momoko attenta» L'avverti Onpu « o cercheranno di rubarti i dolci dal vassoio» Momoko fece appena in tempo a sollevare il vassoio più in alto possibile e salvare la merce dalle piccole manine.
    «Ragazzi fermi questi non sono in omaggio, si devono pagare»
    «Momoko è inutile, ci ho già provato, ma sembrano non pensare ad altro, la tradizione dice dolcetto o scherzetto, gli vogliono in regalo»
    «Ecco perchè sono così accaniti, No non si prende, se lo vuoi bisogna pagare» disse Momoko ad un ragazzino che cercava di fare il furbo e prendere i dolcetti senza pagare. Mentre fuori la situazione degenerava e il volume della voce dei bambini aumentava, le ojamajo all'interno si insospettirono di tanto baccano e mandarono Doremì fuori a controllare, perchè evitasse di fare pasticci in cucina. Quando Doremì fu fuori anche lei si rese conto della situazione.
    «Doremì ti prego aiutaci» gridarono in coro, Onpu e Momoko.
    «Si può sapere qui che sta succedendo?»
    «I bambini! Vogliono i dolcetti in regalo come si usa ad Halloween» risposero sempre in coro a Doremì, Momoko ormai aveva il vassoio sulla testa, le persone che volevano comprare erano per la maggior parte adulti e ci arrivavano, come Momoko non aveva mani disponibili, lasciavano i soldi nello stesso vassoio di dolci, dopo aver fatto l'ordinazione e fatto controllare che fossero giusti.
    «Ma non si può» rispose Doremì alle sue amiche
    «Lo sappiamo»
    «Hey!? Che cosa state facendo» Nel fra tempo che parlava con le sue amiche, i bambini fecero un semicerchio attorno a Doremì
    «Dolcetto o scherzetto?» Le gridarono in coro.
    «Non avete sentito le mie amiche, i dolcetti si devono comprare, No, i dolcetti non ve li posso regalare questo è un negozio, bambini aspettate, fermi vi prego, Nooooo perchè sono la ragazza più sfortunata della terra»
    Doremì si era messa a correre per il cortile, gridando a squarcia gola, inseguita dalla folla, potandosi le mani ai cipollotti in testa e perdendo il controllo. Nel fra tempo dentro, Hazuki e Aiko incominciarono ad insospettirsi per il mancato arrivo di Doremì
    «Che cosa starà succedendo fuori Aiko?»
    «Non so, magari si sarà distratta a parlare con le altre o a giocare con i bambini, sai com'è fatta doremì, probabilmente avrà perso la cognizione del tempo»
    «Sarà, ma io sono un pò preoccupata, lo stesso, non è che le sarà successo qualcosa»
    «D'accordo vado a controllare la situazione Hazuki, qui pensaci tu.»
    «D'accordo» le disse Hazuki, mentre Aiko si allontanava prima di rivolgersi ad Hana
    «Tutto a posto? Hai bisogno d'altro? Hai terminato delle scorte cosa devo preparare? » Hazuki era rimasta sola in cucina, per fortuna molte teglie erano già pronte, che andavano solo infornate o sfornate, Hana era sola a ricevere i clienti nel negozio, che lavorava come una pazza, avanti e indietro, tra la cassa e il banco dei dolci, in attesa di Poppu che ancora non arrivava, per fortuna solo di clienti seri e non di perdi tempo in cerca di omaggi, che venivano già bloccati all'ingresso dalle altre, quindi almeno non doveva preoccuparsi anche di quello, altrimenti sarebbe impazzita.
    «No Hazuki, non ti preoccupare, c'è la faccio, abbiamo molte scorte, tu pensa alla cucina, dovessimo bruciare qualcosa»
    - Speriamo che Poppu si sbriga, non posso continuare da sola - pensò - Però non posso chiedere altro aiuto ad Hazuki, qualcuno dovrà pur stare in cucina, ho presto finiremo le scorte o qualcosa andrà a fuoco, senza che nessuno controlli, però mamma mia, cosa starà accadendo lì fuori, perchè nessuna torna dentro, non sarà mica successo qualcosa -
    Aiko andando a vedere, una volta aperta la porta, trovò Momoko con il vassoio in testa accerchiata di bambini come Onpu, mentre lo cercava di difendere, entrambe spaventate che non sapevano che fare, mentre venivano avvolte di spago, carta igienica farina e quant'altro e Doremì che correva come una pazza, gridando e sbuffando, anche lei vittima di quei vili scherzetti, a quella vista, Aiko non ci vide più
    «BASTAAAAAAA, QUI NON è UN PARCO GIOCHI, è VIETATO FARE SCHERZI, QUESTO è UN NEGOZIO RISPETTABILE, ANCHE IL GIORNO DI HALLOWEEN, FINITELA SUBITO» Disse incominciando a correre anche lei, questa volta non inseguita, ma inseguendo quei bambini, gridando come un ossessa, come il suo solito quando perdeva la pazienza, i bambini terrorizzati dai suoi modi bruschi, si bloccarono all'improvviso, guardandola, spaventati per pochi secondi, per poi scappare via gridando. Doremì tirò un respiro di sollievo, prima di scivolare a terra esausta «Finalmente Aiko, sei arrivata, ti ringrazio di averli, mandati via»
    «Bene, adesso non credo si azzarderanno a ritornare» disse Aiko e tutte le ragazze tornarono dentro, per evitare che la stessa situazione si ripetesse. Aiko tornò in cucina e Momoko e Doremì andarono ad aiutare Hana
    «Per fortuna che siete arrivate, iniziavo a non farcela più»
    «Non ti preoccupare Hana adesso qui ci pensiamo noi»
    disse doremì mentre Poppu entrava
    «Ma si può sapere cosa vi è successo!? Perchè siete ridotte così» disse Hana
    «è una lunga storia Hana» aggiunse doremì
    «Ragazze si può sapere cosa è successo fuori? sembra essere passato un uragano»
    «Poppu!? sei arrivata, non sai come sono contenta, credevo non arrivassi più, non potevi perderti la festa» disse Hana entusiasta
    «Come vedi sono qui Hana giusto? Non mi sarei persa per nulla al mondo la tua festa, più tosto volete spiegarmi cosa è successo»
    «Un invasione di bambini perditempo che volevano dolci in ommaggio» spiegò la sorella
    «Capisco adesso si spiegano tutti quelli scherzi» Doremì andò in cucina e Poppu, rimase ad aiutare con i clienti. Man mano il negozio, cominciò a svuotarsi, le ragazze ad essere stanche e l'orario a passare, finchè non si fu fatto, l'orario di chiusura.
    Distrutte le ojamajo, chiusero il negozio, andarono a recuperare i materassini e il resto della roba dalla camera di Hana e le portarono giù in negozio, dopo che lo ebbero ripulito dalle scorribande, addobbarono il negozio con le decorazioni di Hana e apparecchiarono i tavoli con le pietanze che avevano tenuto da parte, più alcune cose preparate da loro solo per la festa anche non solo di pasticceria, come pizzette, rustici, panzerrottini e roba varia, più le bibite.
    Si accoccolarono sui materassini, stanche com'erano e incominciò la festa. Mangiando, mangiando, incominciarono a chiacchierare e alla fine quando furono sazie, a raccontarsi storie del terrore e di paura, unite a vecchi ricordi. Si era fatta quasi ora di andare a letto, le ojamajo erano tutte vicine, mezze spaventate, a luce spenta, mente i racconti divenivano sempre di più suggestionanti. La candela che si trovava in mezzo a loro si fece tremolante e uno spiffero incominciò a sbuffare dalla porta d'ingresso del negozio, quando ad un tratto la porta si spalancò, aperta da una forte raffica di vento improvvisa che spense la candela, la porta incominciò a sbattere furiosa. Le ojamajo istintivamente si strinsero e si abbracciarono impaurite e guardarono verso la porta. Momoko e Hazuki, incominciarono a gridare «Raganella,Raganella,Raganella,Raganella......»
    Le altre erano all'erta. Onpu chiese: «Hana!? sei stata tu non è vero!? è una tua idea per rendere più interessante la festa?»
    «Io!? Che centro io, guarda che non ho fatto niente, è un altra la causa»
    Anche il resto delle ojmajo incomincia a preoccuparsi, Doremì incalza «Hana sei davvero sicura che tu non c'entri? Perchè qui la situazione sta sfuggendo di mano, lo scherzo è bello quando dura poco, basta giocare, di la verita»
    «Perchè pensate tutte che sia stata io? guardate che io non c'entro, non ho usato la magia, non è merito mio e poi anche volendo come avrei fatto che sono qui con voi?» le ragazze si voltarono tutte all'unisono per guardare hana, aveva ragione, se avesse usato la magia, loro l'avrebbero vista, ma non si era mossa di lì. In quell'istante anche tutte le finestre del negozio scattarono e incominciarono a sbattere furiose «Ok ragazze trasformiamoci allora, cerchiamo di scoprire cosa sta succedendo» disse Doremì, mentre le altre già si stavano trasformando, tanto non potevano dare nell'occhio, la notte di Halloween nessuno avrebbe fatto caso alle loro divise. Il vento infuriò ancora di più. «Presto ragazze andiamo fuori, andiamo a capire qual'è la causa di questo vento»Le ragazze si avviarono verso la porta, vicine e spaventate pronte a salvarsi l'un l'altra «Hey ragazze!? ferme dove andate ci sono anche io con voi, non lasciatemi indietro» disse doremì che si era distratta, raggiungendole. Mentre si avviarono alla porta, notarono una figura li d'avanti, nella penombra, appena percettibile, con in mano quella che sembrava una candela, bianca......o traslucida, resa gialla dalla luce della candela o almeno quello suggeriva la loro suggestione. Le ojamajo si bloccarono come paralizzate, ricominciò il grido: «Raganella,Raganella,Raganella,Raganella......»
    Doremì fù l'unica a farsi forza, deglutendo, benchè terrorizzata «Avanti ragazze, di questo passo non ne scopriremo mai la causa, non può essere veramente quello che sembra un fa...fa......fan..tasma» disse balbettando, in coro insieme alle altre
    «ne sei sicura» disse in poco più che un sibilo Hazuchi
    «Non lo so ragazze, ma dobbiamo tentare o non lo scopriremo mai » annuirono all'unisono e continuarono a camminare verso la porta dell'ingresso, lentamente, quasi senza guardare, bloccate dalla paura, una vicino all'altra facendosi forza, ma l'ingresso sembrava non arrivare mai. Quando finirono per scontrarsi con la misteriosa figura, indietreggiarono tutte spaventate, sia loro, sia la figura, in direzioni opposte, sulla soglia della porta e si bloccarono pronte ad attaccare loro con i musichieri in alto pronte alla magia e la figura..... «hè!? ma tu sei umana?» gridarono Doremì e la figura, Doremì sporgendosi in avanti e la figura in dietro, poi ribloccandosi, entrambe sorprese e senza parole, Aiko continuò, cercando di indagare «ma tu chi sei?»
    «Mi chiamo Kari, noi...sono venuta controllare cosa stava succedendo, è chiaro a tutte che qui sta succedendo qualcosa»
    «Controllare qui!?» gridarono in coro tutte le ragazze
    «Sembra esserci uno strano campo di forza attorno il negozio, sono venuta a controllare» Aiko continuò «Ma che ci fai con quella candela in mano e in camicia da notte»
    a kari venne da ridere, per poi rispondere al loro dubbio
    «è semplice, è la notte di Halloween, sono travestita da spirito e la candela bhè, ero in giro con i miei amici, quando...è saltata la corrente in tutta la città o forse in buona parte del giappone, questo spiega la candela, è buio pesto li fuori, già con non si scorge niente, senza....sarebbe impossibile orientarsi »
    «ah giusto, scusa» disse ridendo Aiko
    «Ma.....sapresti spiegarmi che cos'è quel coso!?» disse continuando Aiko, indicando lo strumento che aveva in mano Kari
    «Questo, Niente, nulla importante» disse Kari, cercando di sdrammattizzare, cercando di nasconderlo dietro la schiena, scoppiando a ridere senza motivo, per poi ricomporsi, «Più tosto veniamo a noi, io vi ho detto chi sono, ma si può sapere chi siete voi invece? »
    «Noi!?» Gridarono in coro le ragazze «ah già giusto » disse Doremì «Io sono Doremì e loro sono Hazuki, Aiko, Momoko, Onpu, Hana e questa e mia sorella Poppu» disse indicandole
    «Le famose ragazze che lavorano al negozio di magia maho» le ragazze si ribloccarono sospette
    «Come fai a saperlo!?»
    «C'è scritto nell'insegna» - Ma adesso non è più un negozio di magia - ma Kari rispose loro, quasi come leggesse loro nel pensiero « e il negozio...è passato qualche anno, ma ricordo quando era un negozio di magia, è stato il primo non è vero? il primo della serie, ma vedo che avete rinnovato la pasticceria, non avevate mai riproposto lo stesso tipo di articolo, deve essere andata bene la pasticceria, per avervi spinto a rinnovare»«è vero, che sciocca, si giusto abbiamo rinnovato la pasticceria perchè è l'articolo che abbiamo venduto meglio»
    «Ma a proposito, cosa sono invece quegli....strani strumenti che possedete voi invece» di nuovo blocco, guardarono i loro musichieri, atterite, non potevano rivelare la loro identità, ma per la sera di Halloween potevano trovare una alternativa «Questi....» disse Doremì, che un rumore assordante provenì dall'interno del negozio, il rumore di qualcosa che aveva impattato il pavimento, si voltarono tutte di colpo e kari entrò nella stanza, dietro di loro, si bloccarono di nuovo tutte terrorizzate, che cos'era stavolta? Poi Kari riprese a parlare «Mimi!?»«La conosci!?» in coro le ojamajo «Si, è una dei miei amici che vi ho parlato prima, ma...» disse poi rivolta a mimi «Come!? Stai bene?» «Si, diciamo...» disse mimi, un pò frastornata, sul pavimento dopo essere caduta dalla finestra, dal digivise, aveva rilevato una forte energia provenire dal negozio e si erano avvicinati, kari stava cercando di entrare e andare a indagare sulla fonte, quando aveva incontrato le ojamajo, Mimi, nel caso kari fallisse e non riuscisse a entrare nel negozio, aveva provato a vedere cosa accadeva all'interno, dalla finestra, ma si era sporta troppo ed era caduta, attirando la loro attenzione e adesso non sapeva più che raccontare alle ragazze che si trovava d'avanti, mentre si osservavano, tutte sorprese e senza sapere cosa dirsi, che avesse una giustificazione, visto che tutte avevano qualcosa da nascondere, un lampo improvviso illuminò all'istante il cielo, illuminando di azzurro la stanza per pochi secondi, poi un tuono rimbombò potente e il pavimento tremò, quasi il maho si stesse per aprire in due e quasi butto tutte per terra, Mimi che stava per rialzarsi perse l'equibrio e ricadde, il temporale era troppo forte e quando tornò la pace, fu chiaro a tutte che era questione di poco che tutto ricominciasse. «Mimi!?» sentirono gridare da sopra la finestra da dove era caduta Mimi. Tai e Sora erano fuori. Loro riuscivano a scorgergli fuori dalla finestra, le ojamajo erano un poco in confusione, doremì sposto lo sguardo da loro, a mimi, a kari, per tre volte, finché non si decise a dire: «Ma voi chi siete? Perchè siete venuti nel nostro negozio? Cosa vi ha portati qui?» «Già, Già» disse il resto delle apprendiste in coro, i quattro si guardarono all'unisono, muti, senza sapere più che dire, poi Kari rispose «Te l'ho detto doremì, abbiamo rilevato uno strano campo di forza provenire di qui, siamo venuti a controllare»«Si, ma....in che modo? perchè? Come avete fatto a sapere che "qui ci fosse qualcosa che non andava? Chi siete veramente voi?» I quattro tornarono a guardarsi, poi Tai rispose «D'accordo, però......voi allora ci dite chi invece siete voi» ai loro sguardi perplessi Tai continuò «oltre le ragazze che ragazze che lavorano al negozio di magia maho....»- Oltre le ragazze del negozio di magia maho......!? Cosa voleva dire perchè oltre? cosa sapevano in più quei ragazzi.......? Perchè volevano saperlo!? - il dubbio si insinuò nelle ragazze, quando nuovamente la stanza si illuminò e un nuovo scossone fece traballare il suolo e un rumore assordante spacco loro i timpani, non c'era più tempo dovevano trovare una soluzione, prima che il maho di disintegrasse, - Ma dove diamine era finita raganella? e lalà? perchè non andavano ad aiutarle? - Tai parlò di nuovo, quando la situazione torno di nuovo normale - Mi sembra chiaro che qui, c'è un problema da risolvere, è alla svelta, se voi non ci fate domande e noi non ne facciamo a voi, cosa ne dite se ci dessimo una mano? noi vi impediamo di far crollare il vostro negozio e voi nel fra tempo ci aiutate a scoprire la minaccia e risolvere la situazione, cosa ne pensate? - adesso fu il turno delle ojamajo di guardarsi all'unisono, poi Aiko ripose «Come facciamo a sapere che ci possiamo fidare?»«Anche noi potremmo dire lo stesso di voi, abbiamo altra scelta!?», ora rispose hana:«D'accordo, ma potete assicuraci che qualsiasi cosa scoprite di noi, "qualsiasi" voi non c'è lo rivelerete mai, rimanendo nel dubbio!?» «Te lo giuro Hana, ognuno per la sua strada, nessuno svelerà mai all'altro cosa è veramente»«Allora siamo d'accordo, collaboriamo per questa sera, potete dirmi però i vostri nomi»«certo, io sono Tai e la mia amica e Sora, Mimi e Kari già le conoscete» disse Tai buttandosi giù dalla finestra per stringere la mano ad Hana che ricambiò«Ma Hana!?» riposero in coro le ojamajo «Non c'è nulla di cui preoccuparsi, è tutto a posto, qualsiasi cosa mi prendo io tutta la responsabilità, è poi è stato rotto non vi ricordate, l'ultimo giorno che ci incontrammo lì, prima di separarci, non ci può accadere nulla, anzi potrebbe essere la prima occasione per aprirci la strada» disse hana alle apprendiste, per la prima volta parlando da vera regina, la splendida regina che ora era diventata e si proprio cresciuta, le ojamajo si commossero a sentirla parlare così, è una lacrima bagno il loro viso, Doremì rispose «D'accordo Hana ci fidiamo di te» le disse sorridendole, Hana ricambiò. Bene erano pronte, avrebbero affrontato la battaglia, qualunque cosa fosse stata, loro e la loro piccola Hana. Un altro fulmine si abbatte e tutti si catapultarono fuori, Sora gli raggiunse. Il cielo era plumbeo. Grosse nuvole si addensavano nel cielo cupo e nero, grigie e spaventose e nel punto dove sembravano provenire fulmini prendeva sfumature viola che illuminavano la città. Con un altro boato un fulmine dilagò di nuovo il cielo e la terra e la scossa era più violenta che mai, il cielo sembrò aprirsi in due e la luce viola aumentò e una forte luce color fulmine sembro provenire dal centro delle nuvole, con la luce viola attorno, che gli accecò tutti, forte e potente, facendo male agli occhi, come una luce spettrale. Tutti i ragazzi si strinsero benché i due gruppi non si conoscessero, ora erano uniti per una sola battaglia, altri ragazzi si strinsero attorno al loro grande gruppo che adesso formavano, ragazzi del gruppo di lui, i loro nomi erano Matt, Izzi, Joe e T.k, lo capirono le ojamajo per come si salutarono fra di loro. Perchè le stavano aiutando? Cosa gli interessava di loro? Perchè dimostrare tanto interesse? Ora non poteva pensarci, c'erano cose più importanti da risolvere. Furono pochi secondi, non si riusci a capire bene cosa fosse stato, si svolse tutto troppo in fretta, in futuro nessuno di loro riusci a ricordare per benegli eventi e cosa gli ebbe causati. Numerose folgori presero a uscire umpetuose dal centro della luce e cominciarono a scagliarsi contro la città e contro di loro, portando scompiglio, dovettero dividersi per evitare di essere presi, nella confusione iniziarono a crearsi degli spacchi nel terreno, rivoltando la terra, degli zombie uscirono da essa, come vermi dell'umido o tante formiche, quando i bambini giocano a rivoltare piccole zolle di terra, solo che adesso ad essere rivoltate non erano solo piccole zolle di terra, ma metri come case intere e morti che uscivano via a orde. Sembrava il mondo stesse finendo, era l'epoca dei morti viventi, cosa mai stava capitando loro? perchè tutto quello? perchè il consiglio delle streghe non le aveva avvertite? perchè tutto così in fretta? Tutti cominciarono ad urlare e a sparpagliarsi, un pò inciampando nella terra che andava in pezzi, un pò cercando di mantenere l'equilibrio, un pò evitando gli zombi «Ok ragazze non abbiamo tempo da perdere, proviamo a ricorrere al cerchio magico» le ragazze per quanto impossibilitate dalla situazione del terreno, cercarono di disporsi in cerchio o il meglio che loro riusciva e incominciarono con le formule a catena, nonostante le interruzioni degli scossoni, con fatica arrivarono a «magia della musica ora risplenda, che il cerchio magico si accenda......» Hana fece il suo tocco finale con la magia di una vera strega, per rafforzare l'incanto, il cerchio per un pò sembrò non essere partito, poi c'è la fece con fatica, la loro magia si era indebolita «Fa che la terra torni ad essere normale.....» Il cerchio traballava e faceva scintille, non si era mai vista una cosa del genere, finchè non esplose in tante scintille colorate, come fuochi brucianti, le ojamajo si buttarono per terra per cercare di non essere colpite, poi si spensero e tutto sembro essere tornato normale, una luce arancione-rossa sembrava adesso provenire dalla nuvole, furono pochi secondi di stasi, i ragazzi si rialzaronoe si riavvicinarono, poi il cielo si rifece viola, la terra torno a tremare, i morti a rialzarsi e agitarsi. Non era servito a niente. Il cerchio non aveva funzionato, anzi, forse peggiorato la situazione, perchè oltre i fulmini adesso cadevano ache fuochi roventi che incendiavano tutto, il caos piombò fra di loro. Ora era il turno dei digiprescelti. Puntandoli verso il cielo sprigionarono una luce da essa, forte e potente, rigeneratrice rispetto alla luce che proveniva dal cielo "omicida" funzionò" solo dove la luce veniva puntata, ma il resto....era nella distruzione, poi quando si spostava, dove l'avevano lasciata ricominciava peggio che prima, arrivarono fra loro degli strani esseri, che a doremì parve chiamassero digimon, ognuno per ciascuno dell'altro gruppo e poi dopo che gli ebbero fatti "digievolvere" termine che doremì non capì bene, ma che servì a rendere quei "digimon" più potenti, Tai disse rivolto a tutti loro, praticamente urlando, per farsi sentire sopra tutto quel frastuono «TORNIAMO IN NEGOZIO, ABBIAMO BISOGNO DI UN PIANO, RESTARE QUI FUORI è UN SUICIDIO, MORIREMO TUTTI SE NON CAPIAMO PRIMA BENE COME COMPORTARCI » Hana e Doremì annuirono e tutti tornarono catapultandosi in negozio che adesso somigliava più alle porte dell'inferno che al loro adorato maho, quando furono tutti dentro, trovarono Raganella, Lalà, alcune streghe del consiglio e la regina delle streghe o almeno quella che era stata prima di hana la regina delle streghe, il loro arrivo non portava nulla di buono, quello era il segno tangibile che stava avvenendo qualcosa di veramente grave. Raganella fece un segno con la testa e Hana le ripose allo stesso modo, poi corse a sbarrare le porte del maho, doremì, quando se ne accorse, corse ad aiutarla, le finestre erano già state sbarrate. Nel Maho regnava un discreto silenzio, mentre fuori imperversavano i bombardamenti, nella più relativa calma, poterono scorgere anche un altra figura, un vecchietto che non conoscevano, un certo Ghennai, evidentemente una specie di aiuto dell'altro gruppo un pò come per loro erano state, raganella, le streghe del consiglio e la regina, sembrava però già conoscere le streghe presenti e sembravano aver raggiunto anche loro un tacito accordo. Majo Mira, direttrice dell'asilo delle streghe si rivolge a loro con tono deciso«Non c'è tempo per discutere, dobbiamo sbrigarci e prendere una soluzione il più presto possibile, di la le vostre fatine vi stanno aspettando con Ghennai vi aiuteranno a capire come dovrete muovervi per salvare la situazione, dovrete cooperare, è l'unico modo per salvare la terra e il mondo degli esseri umani, non temete non c'è pericolo alcuno, dopo che Hana ha rotto l'incantesimo delle ranocchie, sarebbe peggio lasciar degenerare questa situazione, se così non dovesse essere il mondo degli umani è destinato a scomparire, il mondo che adesso conosciamo non esisterebbe più, sarebbe destinato a rimanere soltanto cenere, unite le vostre forze, insieme potete farcela, scacciate il male e salvate la terra, il destino degli umani è in tutte voi, andate, abbiamo disposto una camera dove potrete riunirvi per discutere, creata apposta per l'occasione con la magia, li nulla vi disturberà o interromperà, capite cosa bisogna fare, l'importate che quando ne venite fuori, avrete le idee chiare e saprete come muovervi senza esitazioni, per il resto ci penseremo noi, per darmi il tempo di capire cosa fare, prenderemo noi parte alla battaglia, avete capito? » Tutti i ragazzi annuirono e corsero nella stanza sul retro, una stanza buia, illuminata solo dallo schermo di un computer, sopra un tavolo giapponese, quelli con attorno la coperta e attorno alla stanza, sui numerosi scaffali della libreria che avvolgeva l'intera stanza lungo le pareti, erano situati strani libri dai caratteri illeggibili scritti in chissà quale lingua e oggetti dalla forma esotica e alcuni strumenti digitali. Alla porta dalla quale furono entrati c'era un cancello, Majo Mira fece segno ad Hana di chiuderlo dall'interno, la ragazza ubbidì, poi chiuse la porta, la battaglia sembrava lontana anni luce gli dentro, in quella specie di rifugio improvvisato. In cui regnava un profondo silenzio. Quando le imposte furono sistemate, tutti i ragazzi si voltarono verso l'interno in attesa di spiegazioni, come anticipato loro da majo Mira, nella stanza si trovavano le fatine, d'avanti il computer, che si muovevano a mezz'aria d'avanti e sopra di esso, guardando verso di loro, Ghennai si trovava al loro lato sinistro del computer che si trovava al centro del tavolo, anch'esso che guardava nella loro direzione, alla destra delle fatine. Questa volta fu Ghennai a fare un segno che solo i nuovi amici potevano capire, come lei capiva al volo raganella e le altre streghe. Tai fece lo stesso e passato al lato del vecchio e di fronte ad Hana situata al centro del gruppo disse «Io e il resto del mio gruppo, siamo digiprescelti, è ci è già capitato altre volte di dover prendere parte a minacce simili, ma di minore intensità, provocate da mostri digitali, mostri provenienti da un mondo chiamato digiworld, mondo creato dalla nostra rete internet, noi siamo diventati tali, assistendo ad un combattimento del genere, quando avevamo poco più che tre anni» adesso fu il turno di hana di spiegare «Io invece sono la regina delle streghe e queste sono le mie apprendiste o.....forse un pò di più, ma questo non c'entra adesso, è una storia troppo lunga, anche noi ci siamo trovate in qualcosa di simile, quando l'ex regina della regina prima di me, a riversato il suo potere distruttivo nel nostro mondo e nel vostro» Ghennai si mise fra di loro e mise una mano sulla spalla di lei e una sulla spalla di lui e disse: «Bene, adesso che ci siamo presentati, possiamo andare avanti, con il nostro programma, sedetevi che vi spiego meglio la situazione» mentre sguardi incuriositi correvano per la stanza, ognuno dei due gruppi, quasi non poteva credere alle rivelazioni dell'altro. All'ora non erano solo loro ad essere speciali! non esisteva solo il mondo delle streghe! esistevano altri mondi, altri universi, altri poteri! Hana e le altre erano molto sorprese, non poteva dire però lo stesso degli altri, quasi le pareva che loro già lo sapessero. Sedettero tutti intorno al tavolo, a semicerchio, in più file, tutti di fronte al computer, alle fatine, e al vecchio. Tutti vicini e ansiosi di sapere. Il vecchio incominciò rivolto alle apprendiste. «Anche se lontane dalla tecnologia, so che anche voi ragazze, avete già adoperato strumenti tipo questo» disse indicando il computer, per catturare le figure nere e per aiutare la bambina a superare il rifiuto dell verdure
    «per catturare le figure nere e per aiutare la bambina a superare il rifiuto dell verdure» al sentir pronunciare la bambina, ad hana fece un pò strano, era lei quella bambina, quanto tempo era passato dall'ora, un tempo così lontano....adesso era un altra persona più responsabile, matura e con la testa sulle spalle, quasi faceva fatica ad immaginarsi in quella bambina capricciosa, che era stata la hana di un tempo, la hana che si era fatta crescere con la magia. Adesso era la regina. Che cambiamento. Non poteva credere a se stessa e a quello che aveva fatto. La spiegazione continuò «Avete avuto strumenti simili a questo» disse Tai mostrando il suo digivise e cercando di farlo vedere a tutte, così fecero anche il resto dei digiprescelti, con chi era più lontano, quando fu chiaro per le apprendiste, Ghennai continuò «con l'extra fonino avete mandato le vostre fatine nel computer e avuto poteri simili ai nostri, quindi potrete capire abbastanza semplicemente, quello che avremo da dirvi. Il vostro cristallo fatato è l'equivalente delle nostre digipietre e userete l'extra fonino come digivise e le fatine come vostri digimon, »«Si» risposero in coro le babine, poi il vecchio continuò «All'origine dei mondi i vostri poteri provenivano dalla stessa sorgente che poi si è scissa, quindi anche se le digipietre sono limitate rispetto ai vostri cristalli, in questa occasione, per scacciare il male, che poi è la più importante, hanno la stessa funzione, il potere di irradiare la luce e il bene, che con il digivise servono a irradiare la forza positiva delle persona all'ambiente e distruggere il male, ma in questo caso non basta come vi sarà sembrato evidente, serve un potere superiore, un potere che solo la magia può dare solo la magia, positiva. La tua magia Hana, la magia più potente la magia della regina, quella che permette di muovere il mondo delle streghe, adesso dopo che avrete fatto volare le vostre fatine, con il vecchio vola a traformati, permetterete alle fatine di raggiungere la forma adulta, anche fuori dal vosto pc, con una modifica che io e le due passate ex regine abbiamo fatto, adesso saranno in grado di riversare positività nel mondo con la polvere di fata, che possederanno da adesso, lo so, prima per loro era impossibile, poi toccherà a voi, dovrete richiamare il cerchio magico, una volta che si sarà acceso, i digiprescelti con le loro digipietre e le apprendiste con i loro cristalli, gli punterete al centro del cerchio, per aumentare il suo potere, poi tocchera a te, piccola Hana, dovrai richiamare la tua magia, la più forte che riesci a compiere e unirla alla potenza del cerchio magico, ti sarà chiesto un grande sforzo, piccola, probabilmente perderai molta energia, ma puoi farcela, te la senti Hana? »«Si, se dovesse servire a salvare la terra»«Bene piccola, adesso andate e mi raccomando, non è un incantesimo da prendere sotto gamba, dovrete dare il meglio di voi, tutti quanti, date tutta l'energia che possedete, ma tornate vittoriosi»I ragazzi annuirono, poi Hana si diresse alla porta e incominciò ad aprirla, poi usci nel negozio vuoto, seguita dagli altri, le altre streghe erano fuori, nella battaglia, erano tutti agitati, non c'era tempo da perdere, strinsero tutti i loro digivise e critalli, annuironio all'unisono, Hana aiutata da Aiko aprì la porta di ingresso del negozio, da lì a poco dall'ingresso si tuffarono gli zombi e dovettero uscire a spintoni, cercando di liberarsi dalla loro morse, quando furono fuori i digimon provarono a liberagli, attaccando i mostri e distruggendogli, ma i morti erano così tanti che fu quasi tutto inutile, le ojamajo richiamarono le scope e si alzarono in volo e con la magia provarono a scacciargli, quelli che attaccavano gli atri otto, nel fra tempo i digimon presero il loro digiprescelti, per distaccargli ad suolo, tranne Matt che andò con Sora, quando tutti furono in aria, le apprendiste richiamarono il cerchio magico iniziò naturalmente doremì: «Magia della musica crea l'armonia. Magia della musica crea la melodia. Magia della musica crea la sinfonia. Magia della musica crea l'energia. Magia della musica crea la l'allegria. Magia della musica ora risplenda. Che il cerchio magico si accenda. » I digiprescelti puntarono le digipietre al centro del cerchio che aumentò di luce, poi lo fecero le apprendiste con i loro nuovi cristalli, ma il forte potere che dovevavo sprigionare gli fece sentire male, erano concetrati con tutti loro stessi, l'energia sprigionata dai cristalli e le digipietre stava succhiando loro l'energia, per portarla all'interno del cerchio, dopo che il cerchio si fu ingrandito e la sua forte energia si potesse potesse quasi palpare, Hana alzò il suo cristallo, quello che era appartenuto alla regina, quello che la regina aveva fuso in sei e poi le apprendiste avevano fuso di nuovo in uno, per farlo diventare quello di Hana, quel cristallo, che racchiudeva l'energia positiva di tutte le apprendiste, il cristallo che univa la loro amicizia, le loro speranze, la loro sofferenza, la loro separazione, c'era la loro vita li dentro, Hana lo alzò, più splendente che mai, quel cristallo che le volò via dalle mani e finì per fondersi nel cerchio, a quel momento le apprendiste rimasero un pò contraddette, disse doremì «Ma hana......»«Non preoccupatevi per me, ragazze, andiamo avanti o il vostro mondo verrà distrutto» A malincuore le ojamajo annuirono «Si»poi si voltarono di nuovo a guardare il cerchio più determinate che mai, poi dopo che si furono guardati tutti quanti all'unisono, sia digiprescelti che apprendiste formularono la domanda al cerchio «Magia fa che il fuoco infernale si spenga e la terra torni ad essere quella che era prima» il cerchio si ingrandì sempre di più, sempre di più, poi gli avvolse ed esplose in tutte le direzioni, inondali di calore positivo, gli zombi si dissolsero, sparendo nel nulla e il cielo fu squarciato da quella luce facendolo tornare sereno, per la forte energia Hana e le altre furono disarcionate dalle scope e furono trascinate al suolo, i digiprescelti resistettero trattenuti dai digimon per poco, poi il cerchio dopo essere esploso si spense, i digimon regredirono a livello primo stadio, tornarono piccoli, facendo precipitare anche i diprescelti, poi tutto tornò normale. Si guardarono perplessi, quasi increduli che tutto fosse d'avvero finito. Erano esausti. Il sole cominciava a schiarirsi e tingersi di azzurrino. Hana era solo rimasta un pò male per il cristallo, poi senza che neanche lo avesse pensato, il cristallo cadde giù dal cielo e le piovve in mano.«Il mio cristallo» disse osservandolo felice di averlo ritrovato. Poi si sdraiò per terra esausta, contenta come non mai, per la missione compiuta e il buon risultato riuscito. Rimasero tutti un pò così, sdraiati per terra, dopo la tanta fatica dell'incantesimo, finche i primi raggi non incominciarono a scaldare, poi si rialzarono e Haha invitò i digiprescelti a colazione, visto che a loro i dolci non mancavano e poi avevano ancora alcuni rustici e pizzette della sera prima, che malgrado la bufera e l'invasione degli zombi, si erano conservate intatte, anzi, la confusione della festa era sparita e tutto era tornato, nuovo pulito e intatto come prima che cominciassero. Così durante la colazione i due gruppi ebbero modo di conoscersi ancora meglio. Quando ebbero terminato e si furono salutati, le ojamajo che avevano l'alibi per i loro genitori, rimasero al maho a riposare. I digiprescelti se ne andarono e sulla strada der ritorno «Lo sapevo che c'era qualcosa» disse Kari «Dunque sono streghe»«Però chi se lo sarebbe mai aspettato, sapevo nascondessero qualcosa, ma questo....»aggiunse sora«Tu che mai vuoi credere alla magia....»
    La punzecchio Mimi «Ad ogni modo, ora poco importa, l'importante che abbiamo raggiunto un accordo, sapete credo ci rincontreremo, loro voglio arrivare ad avere dei rapporti pacifici con gli esseri umani, noi potremmo aiutarle» disse Tai «Lo credo anch'io» gli disse Mimi «Però! dopo tutto è stata una bella esperienza, abbiamo delle nuove amiche adesso» disse kari «Già, deve essere bello essere una strega» Si voltarono a guardarla «Sei sicura di quello che dici!?» aggiunse kari«certo sicurissima, devono aver vissuto anche loro una bella esperienza come la nostra e poi....è la magia, non puoi non ammettere di subirne del fascino» «Si, ma ti cambia anche la vita» «Credo anche quello sia il bello» - Chissà se un giorno.... - pensò allora Mimi, tra se sognando quella realtà che forse nessun altro di loro poteva capire, forse neanche Tai o forse no.....non lo avrebbe mai saputo, perchè lei non sarebbe mai stata una strega, anche se i poteri di hana non avrebbero avuto mai fine, un vecchio detto dice finchè c'è fede c'è speranza e Hana la sua speranza non l'avrebbe mai persa, un giorno sarebbe riuscita a portarle anche dall'altra parte, tempo al tempo, come immaginava Mimi sarebbe passata all'istante, ma doveva aspettare di poter convincere anche le altre, nel fra tempo non si sarebbe persa d'animo e avrebbe aspettato....stanca morta Hana decise di andare a riposare in camera sua, con le apprendiste sarebbe stata dopo, adesso voleva dormire e non essere disturbata da niente e da nessuno, si diresse al piano si sopra, decisa a buttarsi sul letto, quando sulla scrivania trovo quello che per quello che aveva potuto imparare la sera prima era un digivise - Quando hai un contatto con il mondo digitale....io sono stata a contatto con loro, quindi anch'io adesso sono una di loro, chissà se anche le altre lo sono.... - poi stremata si mise a dormire. Per loro la giornata era finita, ma per altri era appena cominciata. Nobuko Yokokawa chiuse il suo quaderno degli scritti, aveva terminato un nuovo racconto «Bello, anche questa è finita, però questa volta mi sono d'avvero superata, mi è riuscito meglio del solito, tanti sforzi alla fine vengono ricompensati, sono riuscita a scrivere un vero racconto del terrore e realizzare la migliore notte di Halloween di sempre, chissà se le apprendiste si saranno divertite, loro che pensavano di tenere tanto nascosto il loro segreto da quattro soldi, nessuno la può fare alla grandissima Nobuko Yokokawa è questo è solo l'inizio, la mia magia non avrà confini, questa mia penna è più forte di ogni altro potere, loro non possono far nulla, nelle mie mani sono come burattini, seguono solo il mio racconto, sono io la più forte e con questo mio dono conquisterò il mondo muhahahahhahahahhahahahahahahahahah» Sguardo assassino e risata diabolica.

    Fine.


    Niente è come sembra...
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